Come si tramuta un evento di networking dall’essere una semplice occasione di incontro tra “tante maschere” allenate a dire cosa gli altri vogliono sentirsi dire, all’essere un momento di condivisione dove incontrare persone in maniera autentica? Ancora una volta entra in gioco il coaching.
Non è facile organizzare un evento di networking che sia realmente efficace e che diventi generatore di nuove sinergie, relazioni e collaborazioni.
Nella nostra esperienza abbiamo notato due principali problematiche relative a questa tipologia di eventi:
- la tendenza naturale delle persone a riunirsi con volti amici e familiari. Se entriamo in una sala con 50 persone è garantito che andremo a cercare qualcuno che già conosciamo. In questo modo però ci si preclude la possibilità di avere un dialogo con persone nuove.
- l’effetto biglietto da visita, ossia, a questo tipo di eventi spesso ci scambiamo informazioni molto vaghe e curricolari, che si limitano a descrivere il nostro ruolo, la posizione e le nostre mansioni. Informazioni che continuiamo a ripetere prima ad uno e poi all’altro come una sorta di copione. In questo modo non si conoscerà mai davvero la persona che si ha davanti, inoltre facendo più o meno tutti dei discorsi simili si rischia di non ricordare nulla delle persone che si sono incontrate.
Da qui nasce l’esigenza di ripensare gli eventi di networking e trovare un modo per renderli più autentici e di conseguenza più efficaci. Ancora una volta abbiamo trovato la soluzione nella cassetta degli attrezzi del coach: prendendo spunto dalla tecnica delle domande del coaching abbiamo sviluppato un nuovo format di “NETWORK SPEED DATING”, che abbiamo proposto all’ultimo evento di P&G Alumni Italia.
L’attività che abbiamo portato all’evento “COACHING FOR NETWORKING” e realizzata da Danilo Carboni, membro del nostro Core Team, consiste in uno SPEED DATING in cui ogni 3 minuti i partecipanti sono invitati a interloquire con una persona diversa e a raccontare realmente chi siano. Come? Attraverso delle domande che abbiamo estrapolato da un contesto di coaching e riadattato per agevolare una conoscenza profonda tra persone in ambito lavorativo.
Ecco alcuni esempi:
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Qual è stato il momento più gratificante della tua carriera fino a oggi e cosa lo rende così speciale?
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Qual è la sfida più significativa che stai affrontando nella tua attuale posizione professionale
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Qual è la cosa più sorprendente che hai scoperto su te stesso grazie alla tua esperienza lavorativa?
Leggendo bene le domande vi renderete conto che si tratta di quesiti che lasciano intravedere i valori e le convinzioni della persona, legate al mondo del lavoro, ma con una chiave personale.
Durante l’evento da P&G Alumni si è creta una molta energia positiva ed è emerso un aspetto davvero interessante. Non solo chi non si conosceva è riuscito a familiarizzare più rapidamente, ma anche chi già si conosceva (magari da anni) ha potuto scoprire nuovi aspetti dell’altro, trovando l’attività tutt’altro che noiosa.
Una modalità che ha senza dubbio reso più interessante la conoscenza e reso possibile e più facile generare fiducia tra le persone e nuovi stimoli per creare qualcosa insieme, magari continuando la conversazione al di fuori dell’evento.