di Irene Morrione
Ho sempre pensato che nelle aziende ci fossero emozioni “culturalmente prevalenti”. In particolare data la giornata di oggi rifletto su quelle dominate dalla paura.
Paura di sbagliare, di fare un passo falso, di proporre le proprie idee, di esporsi, di dire di no, di dire non sono d’accordo, di offendere l’altro, di scavalcare la linea gerarchica…
Le aziende della paura sono intrise di questa emozione a tutti i livelli e, addirittura, la paura diventa uno strumento intrinseco nello stile di leadership: la leva attraverso cui i leader portano le persone a fare le cose .
Secondo la teoria della prospettiva di Daniel Kahneman e Amos Tversky le persone tendono infatti a prendere decisioni in base alla percezione delle perdite più che dei guadagni. Secondo questa teoria, la paura di perdere è spesso un motivatore più forte del desiderio di vincere.
Il risultato ovviamente è un clima conservativo dove ognuno gioca in difesa, dove la comunicazione sincera e spontanea viene meno e dove il focus delle persone è sul raggiungimento degli obiettivi individuali perdendo di vista il fatto che si faccia tutti parte di una stessa organizzazione.
Ma quali sono gli antidoti che si possono utilizzare per generare un cambiamento culturale per uscire dal loop delle paure?
Come spesso accade il lavoro va fatto sui leader che sono role model culturali all’interno dell’organizzazione. Sviluppare una leadership in grado di generare sicurezza psicologica, ovvero un ambiente in cui è ok non essere ok (sbagliare, non essere d’accordo, essere in difficoltà…).
Mi piace però anche ricordare che esiste un altro potente antidoto alla paura, un sentimento a cui spesso neghiamo il diritto di abitare le nostre organizzazioni: l’amore
L’amore è ciò che ci permette di accettarci anche nelle nostre parti fallaci ,vulnerabili ed erronee. L’amore ci permette di com-prendere l’altro nella sua diversità e di superare la paura del diverso da noi.
L’amore andrebbe coltivato ed incentivato nei contesti di business, come potente antidoto alle culture dominate dalla paura.